Écrivain, peintre, metteur en scène

DAVANTI ALLA PAROLA
(Devant la parole)

Milan, Ubulibri, 2001.

Traduction et introduction de Gioia Costa.
Avec une postface de Valère Novarina, « Lettera alla tradutrice » (« Lettre à la traductrice »).

Quattro sono i capitoli di questo libro : Davanti alla parola (Devant la parole), Operetta reversibile (Operette reversible), Il dibattito con lo Spazio (Le débat avec l’espace) e Dimora fragile(Demeure fragile), quattro sguardi sulle pratiche dell’arte. Davanti alla parola è una interrogazione, che torna da un libro all’altro, sull’aura contenuta nella parola umana, che è la nostra carne e il sangue che scorre nelle nostre vene. Operetta reversibile è una scaglia gettata nella forma dell’operetta : l’intera costruzione vacilla e ne esce una struttura acuminata, destinata a rompersi per ricominciare all’infinito ; un teatro che non accoglie nulla di umano. Nel Dibattito con lo spazio Novarina descrive la nascita della scrittura : per semina, germinazione, maturazione, il libro esce dalla neve come la primavera e da quattro briciole cadute dal libro precedente e raccolte sboccia rigogliosa la vegetazione del libro successivo. Dimora fragile è dedicato alla fragilità dell’attore, con alcune straordinarie pagine sul teatro Nô, ma anche alla fragilità della tela : sotto lo sguardo di Novarina i quadri assumono altre forme a rivelano segnali segreti.
Extrait de la préface de Gioia Costa.